Amici miei, qual era il nome del paese
G Ddove, in culo alla balena, abbiam suonato questa sera.
G C G DIl nome non l’ho mai sentito, qui pure Cristo si è fermato,
ci vorrà la notte intera per tornar.
Notte da guinness da primato e voi scusate se ho stonato
G C Dsulla strofa, proprio all’ultima canzone.
G C G DNotte di curve mozzafiato, il chitarrista innamorato
bagna con l’alcool il suo perduto amor.
Nella macchina strapiena guida chi si regge in piedi, (come la prima strofa)
e chi non dorme ha ancora voglia di parlar:
geniali considerazioni, questa è alta filosofia
che il senso della vita svelerà.
C G D
Branco di colpevoli cialtroni,
C Gsenza doveri, senza coglioni,
probabilmente la libertà
C D Gè una giga irlandese che va.
STRUM G / C / G / D
Sicuramente anche Cartesio un giorno si sarà ubriacato (come la seconda strofa)
e a Rosa Luxemburg piaceva far l’amore per amore.
Persino Einstein andava matto per i seni prosperosi,
anche Petrarca il celestiale ha fatto aria dal sedere.
Col tempo si dimentica, ma io non scordo lei, (come la prima strofa)
l’ispiratrice del mio primo turbamenento.
Rinnegai per amor suo, l’intimo mio timor di Dio,
ma nella stanza allora c’ero solo io.
Banda di maldestri masnadieri,
senza coglioni senza doveri,
probabilmente la libertà
è una giga irlandese che va.
Incontrando sulla via le prime luci del mattino
vi confido un intimo segreto.
Sarò sì sentimentale, però quanto dico è vero,
tra le coscie di Moana sarei stato giorni interi.
Manica di folli fannulloni
senza doveri, senza coglioni,
probabilmente la libertà
è una giga irlandese che fa.
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