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Sotto il tiglio, là nella landa, là dove era il nostro letto
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voi che passate potrete vedere, come rompemmo fiori ed erba.
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Davanti al bosco cantava l’usignolo e di fiori lei fece un giaciglio
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riderà chi passi per di là, guardate com’è rossa la sua bocca.
Sotto il tiglio, là nella landa, noi rompemmo fiori ed erba
dalle rose potrete vedere, dove io posai la testa
se saprete che lei era con me, questo non sarà certo mai vergogna
era lei la donna che volevo per essere chiamato col mio nome.
Sotto il tiglio, là nella landa, la radica si abbraccia al giglio
voi che passate potrete vedere, come sono cresciuti insieme
lei con me rimase solo un anno, ma con oro poi intrecciò le chiome
e se andò, io amavo uno sparviero, in alto si levò e volò via.
Sempre va a caccia di nubi il vento, e non può mai fermarsi
ma la bellezza è ancor più veloce, troppo lento per lei il vento
così è la nostra vita e il mondo, cime vento e nube fugge via.
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